Ottocento. Il senso dell’esserci

Eventi collaterali alla mostra a cura del Centro Diego Fabbri

ll periodo che la mostra intende indagare è quello compreso tra l’ultima parte del Romanticismo e l’inizio di un’era moderna. Un’epoca di scoperte, riscoperte e sperimentazioni in vari aspetti della vita. L’Italia è ancora un Paese con varie identità, da unificare. In questo senso l’arte diviene non solo strumento “popolare” di divulgazione, di rappresentazione della vita moderna e di denuncia sociale, ma è anche un vero e proprio “laboratorio” di riscoperta delle meraviglie del Bel Paese.

Il progetto del Centro Diego Fabbri intende continuare idealmente questa opera divulgativa di riscoperta, attraverso laboratori sensoriali. I sensi saranno protagonisti di percorsi che porteranno il pubblico ad un approccio “fisico” all’opera d’arte, destrutturata e ricomposta in un “punto di vista” differente, ma riconducibile sempre e comunque all’uomo e alla sua percezione.

È in questa direzione che le proposte prenderanno avvio e coinvolgeranno lo spettatore, inteso come “universale”. Bambini, adulti, utenti non vedenti e persone affette da disabilità mentali, tutti saranno fruitori attivi e creatori di arte, in contesti di piena partecipazione e condivisione, nei quali l’accessibilità alla cultura, da sempre missione fondamentale del Centro, diviene sperimentazione e realizzazione concreta.

La visita alla mostra sarà inoltre arricchita da momenti di approfondimento divulgativo, con narrazioni, concerti e laboratori proposti al pubblico per una completa e piacevole fruizione delle opere esposte.

Il percorso culturale vuole dare risalto alle tematiche cardine dell’esposizione e all’importante rivoluzione del costume che ha caratterizzato questo particolare periodo storico.

Per info:

Centro Diego Fabbri

0543.30244 – info@centrodiegofabbri.it

Scarica qui il programma degli eventi

Approfondisci la mostra: Ottocento. L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini

News

NUOVI AGGIORNAMENTI SULLA VIABILITÀ PER RAGGIUNGERE LA MOSTRA

La mostra “L’arte della moda” è nuovamente raggiungibile da tutte le vie d’accesso: ferroviarie, autostradali e stradali.

  • Treno: sono state riaperte interamente le linee ferroviarie Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna via Faenza.
  • Autostrada: il casello di Forlì è aperto. Alla rotonda imboccare via Ravegnana e proseguire seguendo le indicazioni per il Museo San Domenico.
  • Via Emilia: da Faenza, alla “rotonda dei fiori” prendere la tangenziale e seguire l’uscita Foro Boario. Da Cesena, seguire normalmente le indicazioni, la strada è libera.