Boldini. Lo spettacolo della modernità

dal 1 Febbraio 2015 al 14 Giugno 2015
Museo Civico San Domenico Forlì

“C’est un classique!”. E’ questo il riconoscimento dato a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931), fin dalla prima esposizione postuma che si tenne a Parigi a pochi mesi dalla morte. “Il classico di un genere di pittura”, ribadì in quella occasione Filippo de Pisis.

Dopo la rassegna dedicata nel 2012 a Wildt (che sarà protagonista nel 2015 di una mostra realizzata dal Musée d’Orsay all’Orangerie di Parigi in collaborazione con la Città di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), e le due successive sul Novecento ed il Liberty, la Fondazione e i Musei di San Domenico di Forlì proseguono nella esplorazione, attraverso nuovi studi e la riscoperta di opere poco note, della cultura figurativa tra Otto e Novecento, proponendo per la stagione espositiva del 2015 una approfondita rivisitazione della vicenda di Giovanni Boldini certamente il più grande e prolifico tra gli artisti italiani residenti a Parigi. E’ in questo ideale spazio di rapporto tra Forlì e Parigi che si colloca la nostra nuova iniziativa.

Nella sua lunghissima carriera, caratterizzata da periodi tra loro diversi a testimonianza di un indiscutibile genio creativo e di un continuo slancio sperimentale che si andrà esaurendo alla vigilia della Pima Guerra Mondiale, il pittore ferrarese ha goduto di una straordinaria fortuna, pur suscitando spesso accese polemiche, tra la critica ed il pubblico. Amato e discusso dai suoi primi veri interlocutori, come Telemaco Signorini e Diego Martelli, fu poi compreso e adottato  negli anni del maggiore successo dalla Parigi più sofisticata, quella  dei fratelli  Goncourt e di Proust, di Degas e di Helleu, dell’esteta Montesquiou e della eccentrica Colette. Rispetto alle recenti mostre sull’artista, questa rassegna si differenzia per una visione più articolata e approfondita della sua multiforme attività creativa, intendendo valorizzare non solo i dipinti, ma anche la straordinaria produzione grafica, tra disegni, acquerelli e incisioni. Le ricerche più recenti di Francesca Dini (curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca), consentono di arricchire il percorso con la presentazione di nuove opere,  sia sul versante pittorico che, in particolare,  su quello della grafica.

Uno di punti di maggior forza, se non quello decisivo, della mostra sarà la riconsiderazione della prima stagione di Boldini negli anni che vanno dal 1864 al 1870, trascorsi prevalentemente a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli. Questa fase, caratterizzata da una produzione di piccoli dipinti (soprattutto ritratti) davvero straordinari per qualità e originalità, sarà vista in una nuova luce grazie alla possibilità di presentareparte del magnifico ciclo di dipinti murali realizzati tra il 1866 e il 1868 nella Villa detta la “Falconiera”, a Collegigliato presso Pistoia, residenza della  famiglia inglese dei Falconer. Si tratta di vasti paesaggi toscani e di scene di vita agreste che consentono di avere una visione più completa del Boldini macchiaiolo.

Le prime sezioni, nelle sequenza delle sale al piano terra, saranno dedicate all’immagine dell’artista rievocata attraverso autoritratti e ritratti; alla biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); all’atelier; alla grafica così rivelatrice della sua incessante creatività.

Le sezioni successive, al primo piano, dopo il ciclo della “Falconiera”, ripercorreranno attraverso i ritratti di amici e collezionisti la grande stagione macchiaiola.

Seguirà la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.

Avranno subito dopo un grande rilievo, anche per la possibilità di proporre confronti con gli altri italiani attivi a Parigi, come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomenenghi, le scene di vita moderna, esterni ed interni, dove Boldini si afferma come uno dei maggiori interpreti della metropoli francese negli anni della sua inarrestabile ascesa come capitale mondiale dell’ arte, della cultura e della mondanità.

Seguiranno infine le sezioni dedicate alla grande ritrattistica che lo vedono diventare il protagonista in un genere, quello del ritratto mondano, destinato ad una straordinaria fortuna internazionale. A questo proposito costituirà una novità la possibilità di accostare per la prima volta ai suoi dipinti le sculture di Paolo Troubetzkoy in un confronto interessante sia sul piano iconografico che formale.

Scopri di più Nascondi
01.
Boldini. Lo spettacolo della modernità.
02.
Ritratti e autoritratti. La figura e l’immagine dell’artista.
03.
Nell'atelier. Forme in movimento.
04.
Un buon disegno non ha bisogno di colore.
05.
Rapsodia del colore: gli acquerelli.
06.
La grazia parallela di helleu.
07.
Atmosfere e protagonisti della belle époque.
08.
Il bel mondo alla rovescia. L’ironia di sem.
01.
Nella Firenze dei Macchiaioli. La rivoluzione del ritratto
02.
Goupil: scene di vita moderna tra moda e nostalgia.
03.
Alle porte di Parigi. Impressioni sulla realtà
04.
Parigi lo spettacolo della modernità.
05.
L’apoteosi del ritratto tra dimensione pubblica e privata
06.
Fragili icone
07.
Da De Nittis a Modigliani: italiani a Parigi.
08.
Boldini c’est un classique

Opere all'interno della mostra

Autoritratto a Montorsoli

Giovanni Boldini

Autoritratto a Montorsoli

1892, olio su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi - Giovanni Boldini

Caricatura di Boldini

Georges Goursat detto Sem

Caricatura di Boldini

1901 ca., matita su carta. Collezione privata - Georges Goursat detto Sem

Dalla soffitta a Ferrara

Giovanni Boldini

Dalla soffitta a Ferrara

1870, olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

Giovanni Boldini

Ritratto di Diego Martelli

Giovanni Boldini

1865 ca., olio su tela. Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti - Ritratto di Diego Martelli

Paggio che gioca con un levriero

Giovanni Boldini

Paggio che gioca con un levriero

1869, olio su tavola. Viareggio, Istituto Matteucci - Giovanni Boldini

Autoritratto a Montorsoli

Giovanni Boldini

Autoritratto a Montorsoli

1892, olio su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi - Giovanni Boldini

Caricatura di Boldini

Georges Goursat detto Sem

Caricatura di Boldini

1901 ca., matita su carta. Collezione privata - Georges Goursat detto Sem

Dalla soffitta a Ferrara

Giovanni Boldini

Dalla soffitta a Ferrara

1870, olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

Giovanni Boldini

Ritratto di Diego Martelli

Giovanni Boldini

1865 ca., olio su tela. Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti - Ritratto di Diego Martelli

Paggio che gioca con un levriero

Giovanni Boldini

Paggio che gioca con un levriero

1869, olio su tavola. Viareggio, Istituto Matteucci - Giovanni Boldini

Portale della chiesa di Saint-Germain ad Amièns

Giovanni Boldini

Portale della chiesa di Saint-Germain ad Amièns

1883 ca., acquerello su carta. Collezione privata - Giovanni Boldini

Sulla panchina al Bois

Giovanni Boldini

Sulla panchina al Bois

1872, olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

La visita

Giovanni Boldini

La visita

1874, olio su tavola. Collezione privata, courtesy Galleria Bottegantica, Milano-Bologna - Giovanni Boldini

Conversazione al caffè

Giovanni Boldini

Conversazione al caffè

1879 ca., olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

Scène de fête au Moulin-Rouge

Giovanni Boldini

Scène de fête au Moulin-Rouge

1889 ca., olio su tela. Parigi, Musée d’Orsay - Giovanni Boldini

Alla scuola di ballo

Giovanni Boldini

Alla scuola di ballo

1880 ca., olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

Ritratto della Contessa De Rasty coricata

Giovanni Boldini

Ritratto della Contessa De Rasty coricata

1880 ca., pastello su seta applicata su carta. Collezione privata - Giovanni Boldini

Giovani donne sedute

Giovanni Boldini

Giovani donne sedute

1904, olio su tavola. Collezione privata - Giovanni Boldini

Ritratto di Elisabeth Drexel Lehr

Giovanni Boldini

Ritratto di Elisabeth Drexel Lehr

1905, olio su tela. Rhode Island, The Preservation Society of Newport County - Giovanni Boldini

Ritratto di Marthe Regnier

Giovanni Boldini

Ritratto di Marthe Regnier

1905, olio su tela. Collezione privata - Giovanni Boldini

La dame de Biarritz

Giovanni Boldini

La dame de Biarritz

1912, olio su tela. Collezione privata - Giovanni Boldini

Donna Franca Florio

Giovanni Boldini

Donna Franca Florio

1901 (1924), olio su tela. AMT RE SpA in c.p.o. - Giovanni Boldini

La divina in blu

Giovanni Boldini

La divina in blu

1905-1906, acquerello su carta. Collezione privata - Giovanni Boldini

Giuseppe Verdi in cilindro

Giovanni Boldini

Giuseppe Verdi in cilindro

1886, pastello su tela preparata. Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Giovanni Boldini

Robert de Montesquiou

Pau-César Helleu

Robert de Montesquiou

1895-1912, puntasecca. Collezione privata - Pau-César Helleu

Il cardinale Guido Bentivoglio

Antoon van Dick

Il cardinale Guido Bentivoglio

1623, olio su tela. Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti - Antoon van Dick

Grand Rue à Combes-la-Ville

Giovanni Boldini

Grand Rue à Combes-la-Ville

1873, olio su tela. Philadelphia, Museum of Art - The Georges W. Elkins Collection, 1924 - Giovanni Boldini

Jean Lorrain, Giovanni Boldini, Kate Moore, Madeleine Lemaire, Robert de Montesquiou, Jean-Louis Forain, Gabriel Yturry

Georges Goursat detto Sem

Jean Lorrain, Giovanni Boldini, Kate Moore, Madeleine Lemaire, Robert de Montesquiou, Jean-Louis Forain, Gabriel Yturry

1902, litografia. Collezione privata - Georges Goursat detto Sem